La prevenzione dermatologica nei bambini

Con l’avvicinarsi dell’estate, la voglia di esporsi al sole aumenta sempre più.
Tutti siamo a conoscenza dei rischi dell’esposizione senza protezione, ma le precauzioni adottate solitamente sono mirate ad evitare eventuali bruciature sottovalutando il rischio dell’insorgenza di un melanoma.

Infatti negli ultimi 30 anni i casi di melanoma sono raddoppiati registrando addirittura 10.000 nuovi casi di melanoma , ogni anno, solo nel nostro paese.

Tra le cause infatti c’è l’esposizione eccessiva ai raggi UV che può provocare una mutazione dei melanociti, ovvero le cellule che producono la melanina, il pigmento che protegge la pelle dai raggi solari.

Fondamentale è la prevenzione fin da neonati.
La pelle infatti può memorizzare le scottature ed innescare la nascita del melanoma anche a distanza di diversi anni, rilevante quindi è anche l’informazione dei genitori e nelle scuole primarie.

I neonati hanno la pelle molto più sottile degli adulti, pur avendo lo stesso numero di melanociti, quindi sono molto più sensibili ai danni dei raggi UV.
Inoltre la pelle dei bambini è soggetta a disidratazione e i sistemi di protezione (ad esempio la termoregolazione) sono ancora sviluppati totalmente.

I bambini fino a 12 mesi di età non andrebbero mai esposti ai raggi solari diretti e andrebbe applicata una protezione solare molto alta, a base di filtri fisici.

Il melanoma, prima dei 14 anni, è un evento raro, ma è anche accertato che i danni alla pelle si instaurano nei primi anni di vita del bambino e nell’adolescente.

È utile seguire alcune regole per prevenire i danni da scorretta Foto-esposizione:

Prima dei 3 anni del bambino, è importante evitare l’esposizione al sole tra le ore 11,00 e le ore 15,00. Rimane comunque importante far indossare al bimbo un cappellino che protegga la testa dai raggi solari, occhiali da sole ed un’eventuale canotta bianca e crema foto-protettiva 50+

La protezione solare va applicata prima dell’esposizione al sole, anche se lo stesso è coperto da nuvole e va rinnovata più volte, prestando attenzione al fattore di protezione.
Per i bambini piccoli (o più grandi, ma con una pelle chiara), è importante utilizzare una protezione con fattore 50 aumentando gradualmente il tempo di esposizione e rinnovando l’applicazione.
L’applicazione della protezione solare è da ripetere in caso il bambino abbia fatto il bagno in mare o in piscina e dopo che la pelle è stata asciugata.

Non dimentichiamo di proteggere dai raggi solari anche la pelle di mani, piedi ed orecchie e di applicare uno stick apposito sulle labbra, in quanto in queste zone la pelle è più sottile, quindi aumenta il rischio di scottature.

Ricordiamoci anche che bisogna continuare ad usare protezioni solari anche quando si è già abbronzati poiché la pelle abbronzata non è protetta completamente dall’azione degli UV che creano danni al DNA e alle fibre elastiche della pelle causando il foto invecchiamento.

Utilizziamo, quando possibile, riparazioni naturali dai raggi UV diretti, come alberi, ombrelloni e tettoie.
L’ombra infatti impedisce l’incidenza diretta dei raggi UV sulla nostra pelle.






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