Che cos’é la colposcopia?
La colposcopia è un esame che consiste nel guardare il collo dell’utero con uno strumento ottico, chiamato colposcopio, che ne permette un ingrandimento da 6 a 40 volte.
Per effettuare la colposcopia è necessario porre in evidenza il collo dell’utero mediante lo speculum vaginale e devono essere applicati dei liquidi reagenti (acido acetico al 5% e soluzione jodojodurata).
Quando è necessario, la colposcopia può essere corredata da prelievi citologici (Pap test, HPV test), o da prelievi bioptici mirati, cioè eseguiti sotto guida colposcopica (biopsia del collo
dell’utero, della vagina o della vulva).
Durante l’effettuazione degli esami possono essere fotografate parti anatomiche per essere utilizzate a scopo di documentazione.
A cosa serve l’esame?
La colposcopia è eseguita principalmente per prevenire e diagnosticare precocemente tumori del collo dell’utero.
Può essere utilizzata in tutti i casi in cui si voglia osservare attentamente i genitali femminili.
Le principali indicazioni all’esecuzione della colposcopia sono:
• Pap test anomalo (ASC-US, ASC-H, L-SIL, H-SIL, AGC)
• Sospetto di infezione da papilloma virus (HPV) o di altre malattie a trasmissione sessuale
(esempio: verruche genitali, herpes genitale, sifilide ecc)
• Perdite di sangue atipiche tra un ciclo mestruale e l’altro o dopo i rapporti sessuali
• Riscontro durante la visita ginecologica di lesioni, polipi o di irregolarità del collo dell’utero o
della vagina
Norme di preparazione
Ai fini dell’esecuzione dell’esame colposcopico è necessario:
• Evitare rapporti sessuali e uso di creme, ovuli, lavande o tamponi vaginali nelle 48 ore precedenti all’esame
• Portare con sé il giorno dell’esame l’esito degli ultimi Pap test eseguiti e l’esito di eventuali precedenti Colposcopie
• Comunicare al medico ginecologo esecutore, l’assunzione di farmaci (soprattutto antiaggreganti e anticoagulanti) o eventuali reazioni allergiche (allergia allo iodio, ai mezzi di contrasto o agli
anestetici locali)
• Se la paziente è portatrice di prolasso della valvola mitralica o di altra valvulopatia, è necessario chiedere al cardiologo curante se effettuare la profilassi antibiotica dell’endocardite batterica prima
dell’esame
• L’esame non può essere effettuato nel periodo mestruale o se presenti perdite ematiche abbondanti o una forte infiammazione vulvo vaginale
• Comunicare allo specialista ginecologo esecutore un’eventuale gravidanza, nonostante l’esame possa essere eseguito in modo sicuro.
Durata dell’esame: 30 minuti